Contratto di comodato immobiliare gratuito (modello word)

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Documainly è la tua risorsa principale per scaricare e personalizzare modelli di contratto di comodato immobiliare gratuito. Che tu abbia bisogno di un modello di comodato d’uso gratuito per un immobile residenziale, un fac simile di contratto di comodato per un locale commerciale o qualsiasi altra esigenza, abbiamo la soluzione perfetta per te.

Scarica subito il tuo fac simile di contratto di comodato d’uso gratuito e scopri quanto può essere semplice e sicuro formalizzare l’uso gratuito di un immobile.

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Oggi ti guidiamo attraverso il processo di creazione e utilizzo del contratto di comodato immobiliare gratuito, uno strumento essenziale per formalizzare l’uso gratuito di un immobile tra privati.

Perché utilizzare un Contratto di Comodato Immobiliare Gratuito?

L’utilizzo di un contratto di comodato immobiliare gratuito è fondamentale per:

  • Chiarezza Legale: Definire chiaramente i termini e le condizioni dell’uso gratuito dell’immobile.
  • Sicurezza: Proteggere entrambe le parti da eventuali controversie future.
  • Formalizzazione dell’Accordo: Documentare ufficialmente l’accordo tra le parti.

Modelli e Fac Simile disponibili

Su Documainly, offriamo vari modelli di contratti di comodato immobiliare gratuito e fac simile per diverse esigenze. Puoi scaricare un fac simile di contratto di comodato d’uso gratuito e personalizzarlo secondo le tue necessità.

DOMANDE FREQUENTI

Il contratto di comodato immobiliare gratuito è un accordo molto utilizzato in Italia, soprattutto quando una parte decide di concedere a titolo gratuito l’uso di un immobile a un’altra parte. Vediamo le risposte alle domande più comuni riguardo a questo tipo di contratto.

Che cos’è il comodato d’uso gratuito?

Il comodato d’uso gratuito è un contratto con il quale una parte (comodante) concede all’altra parte (comodatario) l’uso di un bene immobile, senza richiedere alcun pagamento. Si tratta di un contratto di natura temporanea, il che significa che il bene deve essere restituito alla scadenza concordata o quando il comodante ne fa richiesta, se il contratto è a tempo indeterminato.

È necessario registrare il contratto di comodato d’uso gratuito?

Sì, è necessario registrare il contratto di comodato d’uso gratuito presso l’Agenzia delle Entrate. Anche se non vi è alcun corrispettivo economico tra le parti, la legge italiana prevede che tutti i contratti, inclusi quelli gratuiti, debbano essere registrati per avere valore legale. La registrazione comporta il pagamento di un’imposta fissa di registro, attualmente pari a 200 euro.

Chi deve sostenere le spese di registrazione?

Le spese di registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito sono solitamente a carico di entrambe le parti, salvo diverso accordo. Di norma, la prassi è che comodante e comodatario si dividano equamente l’importo dell’imposta di registro, anche se in alcuni casi uno dei due può decidere di sostenere l’intero costo.

Quali sono i diritti e i doveri del comodatario?

Il comodatario ha il diritto di utilizzare l’immobile per il tempo concordato, ma ha anche l’obbligo di restituirlo alla scadenza del contratto o su richiesta del comodante, se il contratto è a tempo indeterminato. Il comodatario deve inoltre mantenere l’immobile in buono stato e non può modificarne la destinazione d’uso senza il consenso del comodante. Qualsiasi danno all’immobile causato dal comodatario deve essere risarcito.

Il comodante può richiedere la restituzione anticipata dell’immobile?

Sì, il comodante può richiedere la restituzione anticipata dell’immobile in caso di necessità urgente e imprevista, come specificato dall’articolo 1809 del Codice Civile. Questo può includere situazioni in cui il comodante ha bisogno di riutilizzare l’immobile per sé stesso o per un familiare. Tuttavia, se nel contratto è stato stabilito un termine preciso, il comodante dovrà rispettare tale scadenza, salvo accordo contrario tra le parti.

Il comodato d’uso può essere revocato unilateralmente?

In linea generale, il comodato d’uso gratuito a tempo indeterminato può essere revocato unilateralmente dal comodante, ma solo in presenza di un motivo grave e giustificato. Se, invece, il contratto prevede un termine di durata specifico, il comodante non può revocarlo prima della scadenza senza giusta causa. È sempre consigliabile prevedere clausole specifiche nel contratto che disciplinino i casi di revoca anticipata.

È possibile trasferire il comodato d’uso gratuito a terzi?

No, il comodatario non può trasferire a terzi il diritto di utilizzo dell’immobile senza il consenso esplicito del comodante. Questo principio è sancito dall’articolo 1804 del Codice Civile, che vieta il subcomodato o la cessione del contratto a terzi. Qualsiasi violazione di questa norma può comportare la risoluzione del contratto e la richiesta di risarcimento danni.

Il comodante è responsabile per i danni all’immobile?

Il comodante non è responsabile dei danni che l’immobile potrebbe subire durante il periodo di comodato, a meno che tali danni non siano causati da vizi preesistenti di cui il comodante era a conoscenza e che non ha comunicato al comodatario. In caso di danni derivanti da un uso improprio dell’immobile, sarà il comodatario a dover rispondere e risarcire il comodante.

Quali documenti sono necessari per la stipula del contratto?

Per la stipula del contratto di comodato d’uso gratuito sono necessari i documenti d’identità delle parti coinvolte, i dati catastali dell’immobile, e una descrizione dettagliata dell’uso per cui viene concesso il comodato. Inoltre, è necessario specificare nel contratto la durata dell’accordo e le condizioni di restituzione dell’immobile.