Contratto di locazione commerciale (modello word)

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Il contratto di locazione commerciale è un elemento fondamentale per la gestione efficace della tua attività. Con Documainly, hai accesso a modelli professionali e personalizzabili che ti permettono di creare un contratto chiaro, completo e conforme alle tue esigenze.

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Nell’ambito delle attività commerciali, il contratto di locazione commerciale svolge un ruolo cruciale. La piattaforma Documainly offre una vasta gamma di modelli di contratto di locazione, ideali per le esigenze di ogni attività commerciale. La nostra offerta comprende modelli personalizzabili in formato Word, facili da adattare e pronti per l’uso.

Perché scegliere Documainly per il tuo Contratto di Locazione Commerciale?

  1. Adattabilità: Che tu abbia bisogno di un contratto 6+6 o di una durata diversa, Documainly ha il modello giusto per te.
  2. Facilità di Personalizzazione: I nostri modelli in Word sono semplici da modificare e possono essere adattati alle tue esigenze specifiche.
  3. Professionalità: Ogni modello è stato sviluppato per garantire chiarezza e completezza, elementi fondamentali per qualsiasi contratto commerciale.

Documainly rende facile e veloce la personalizzazione del tuo contratto di locazione commerciale. Seleziona il modello più adatto, modificalo inserendo dettagli specifici come la durata del contratto, il canone di locazione e le clausole particolari, e il gioco è fatto. I nostri modelli sono ideali per una varietà di situazioni, inclusi contratti di locazione per negozi, uffici, depositi e molto altro.

DOMANDE FREQUENTI

Il contratto di locazione commerciale è uno degli strumenti più utilizzati per la concessione in affitto di immobili destinati ad attività economiche. Di seguito rispondiamo alle domande più comuni che riguardano questo tipo di contratto.

Cos’è un contratto di locazione commerciale?

Un contratto di locazione commerciale è un accordo tra il proprietario di un immobile (locatore) e una persona fisica o giuridica (conduttore) che desidera affittare tale immobile per svolgere un’attività economica. L’uso dell’immobile può essere destinato ad attività industriali, artigianali, di commercio o altre attività professionali.

Qual è la durata minima di un contratto di locazione commerciale?

In base alla normativa italiana, la durata minima di un contratto di locazione commerciale è di 6 anni. Se l’immobile è destinato ad attività alberghiere o simili, la durata minima è di 9 anni. Le parti possono concordare una durata superiore, ma la legge stabilisce che questi termini non possano essere ridotti. Al termine del contratto, il locatore può rinnovarlo oppure decidere di non proseguire, rispettando il periodo di preavviso.

È possibile recedere anticipatamente da un contratto di locazione commerciale?

Sì, il conduttore può recedere dal contratto prima della scadenza, ma solo in presenza di gravi motivi. Tali motivi devono essere seri e oggettivi, tali da rendere impossibile la prosecuzione dell’attività economica nell’immobile. Inoltre, il recesso deve essere comunicato con un preavviso di almeno 6 mesi. Il locatore, invece, può recedere anticipatamente solo in specifici casi previsti dalla legge, come la necessità di utilizzare l’immobile per uso proprio.

Il canone di locazione può essere modificato durante il contratto?

Sì, il canone di locazione può essere modificato, ma soltanto a determinate condizioni. Durante la durata del contratto, l’importo del canone può essere aggiornato annualmente in base agli indici ISTAT, a meno che le parti non abbiano deciso diversamente nel contratto. Tuttavia, non è possibile richiedere aumenti arbitrari al di fuori di questi aggiornamenti. Ogni modifica deve essere prevista dal contratto o concordata tra le parti.

Il locatore può rifiutare il rinnovo del contratto?

Sì, al termine del contratto il locatore ha il diritto di non rinnovare il contratto, ma solo in alcuni casi specifici. Il locatore deve dare un preavviso di almeno 12 mesi (18 mesi per attività alberghiere) prima della scadenza e può rifiutare il rinnovo se intende destinare l’immobile a uso proprio o a un’attività diversa da quella svolta dal conduttore. In alcuni casi, se il locatore non rinnova il contratto per locare l’immobile a un altro conduttore, è tenuto a pagare un’indennità di avviamento.

Quali sono le spese a carico del conduttore e del locatore?

Le spese di gestione ordinaria dell’immobile, come le spese condominiali e quelle relative ai servizi comuni, sono generalmente a carico del conduttore. Anche le spese relative alle utenze (acqua, luce, gas) sono di competenza del conduttore. Tuttavia, le spese straordinarie, come la manutenzione straordinaria o le riparazioni strutturali, sono generalmente a carico del locatore, a meno che nel contratto non sia indicato diversamente.

È possibile cedere o subaffittare l’immobile?

Sì, è possibile cedere il contratto o subaffittare l’immobile, ma solo con il consenso del locatore. Il subaffitto è l’accordo in cui il conduttore affitta a terzi parte o tutto l’immobile locato. La cessione del contratto, invece, prevede il trasferimento dell’intero contratto a un nuovo conduttore. In entrambi i casi, il conduttore deve ottenere il consenso del locatore prima di procedere.

Cosa succede in caso di vendita dell’immobile?

In caso di vendita dell’immobile durante il periodo di locazione, il contratto rimane valido e il nuovo proprietario deve rispettare i termini dell’accordo già stipulato tra il precedente locatore e il conduttore. Il conduttore mantiene il diritto di rimanere nell’immobile fino alla naturale scadenza del contratto, salvo accordi differenti o clausole specifiche.

Qual è la procedura per il rinnovo del contratto?

Il rinnovo di un contratto di locazione commerciale non è automatico. Se le parti intendono proseguire con il rapporto di locazione, devono esprimere tale volontà prima della scadenza del contratto. Il locatore deve dare un preavviso di almeno 12 mesi (o 18 mesi per attività alberghiere) se intende non rinnovare il contratto. In mancanza di preavviso, il contratto si rinnova automaticamente per ulteriori 6 anni (9 per attività alberghiere).

Il conduttore ha diritto a un’indennità in caso di mancato rinnovo?

Sì, se il locatore non rinnova il contratto senza giustificato motivo e affitta l’immobile a un nuovo conduttore per la stessa attività, il conduttore uscente ha diritto a un’indennità di avviamento. Questa indennità è pari a 18 mensilità del canone di locazione (21 per attività alberghiere) e serve a compensare la perdita economica subita dal conduttore uscente.